tristezza e mal di amore
Ciao Cora.
Ciao Cora.
Se ti ho fatto sorridere con la storia delle suore sono contenta. Non posso però insegnarti la fede che è una cosa seriae si dice che la si abbia per grazia.Io sono Cristiana Cattolica ma non frequento la Chiesa.L'anno scorso sono stata operata. Nel mio caso non si poteva fare la biopsia prima dell'intervento e così sono andata in sala operatoria senza sapere se il tumore fosse benigno o meno.Prima dell'intervento il sacerdote mi ha chiesto se desideravo confessarmi e fare la comunione e io si, lo desideravo,però ho rifiutato perchè la chiesa non mi accetta visto che sono lesbica.Sono andata in sala operatoria pensando che se fossi morta comunque sarei andata in Paradiso, perchè Dio non ha niente a che fare con il papa e con la Chiesa, Dio è di gran lunga superiore. Questa nel suo piccolo è fede e o la si ha o non la si ha, non si impara, non si compra, è un dono che quando si soffre conforta non poco.Ora vado a dormire. Buona notte a te e anche alla grande Luna.
cora il Lun 18 Apr 2011 - 20:28
Cara Paola,
Cara Paola,
per circa 30 anni sono stata cattolica credente; non ero praticante, perché non condividevo l’atteggiamento e il pensiero della Chiesa su molte questioni (non solo relative all’omosessualità) persino quando non mi sentivo parte in causa (sono stata eterosessuale felice per molti anni) figuriamoci ora.Ciononostante non solo non critico chi abbraccia una qualsiasi religione, ma ne ammiro la dedizione: credo sia una fortuna provare fede, perché può aiutare a superare tante vicissitudini nel corso della propria esistenza.
Ho perso la fede per varie motivazioni e non ne faccio certo un vanto, anzi. Forse, più che atea dovrei definirmi agnostica, ma si tratta di sfumature sulle quali evito di soffermarmi.Mi sento tuttavia di poter affermare che, se esiste un Dio o una Divinità a noi sovraordinata, non abbia nulla a che vedere con certe interpretazioni adottate dalla Chiesa Romana: sono totalmente d’accordo con te e mi inchino letteralmente di fronte alla tua scelta (immagino sofferta) di rifiutare la confessione in un momento così delicato della tua vita. Penso tu sia una persona di grande coerenza e che tu abbia un’elevata sensibilità d’animo, anche se a volte tendi a mascherarla … ma la mia metà sarda (mio padre è nato ad Oristano … piccolo il mondo né? ) non mi inganna.
Non giudico assolutamente chi ha fede (ci mancherebbe): mi spaventa invece chi strumentalizza concetti e dogmi religiosi per avallare un pensiero profondamente omofobo, razzista, discriminante e discriminatorio, contribuendo sia alla ghettizzazione delle persone che all’incitamento all’odio; mi spaventa chi, facendosi scudo di un abito talare si erge a paladino della morale non avendo remore a proferire anatemi e a favorire la disinformazione (trovo ad esempio riprovevole andare in Africa e condannare l’uso del preservativo dopo tutto lo sforzo e l’impegno profuso da centinaia di organizzazioni umanitarie per la tutela contro malattie come l’HIV).
Per fortuna non sono tutti così: l’arcivescovo di Milano (Tettamanzi) è sicuramente avanti anni luce rispetto a Papa Benedetto XVI.
Spero quindi di non aver offeso nessuno/a (te compresa) con la battuta sull’indurmi ad avere fede per prendere i voti; se così fosse chiedo umilmente venia: lungi da me dal voler sminuire il significato di un gesto così sentito e importante per molti credenti.
Sai, ci sono giorni in cui la tristezza che mi pervade il cuore è così intensa da ottenebrarmi la mente: ogni tanto scrivo qualche frase “leggera”, ma l’unico intento è quello di sdrammatizzare me stessa!
Ti abbraccio e augurio di cuore una felice serata.
Cora