SEGNALAZIONE!

Volevo segnalare questo SITO
e le improbabili esternazioni del criminologo Bruno sull’omosessualità. Vi sembra mai possibile che un medico parli in questo modo?
Francesco Bruno su Pontifex: l’omosessualità è patologica [leggi tutto qui]
by Chiara Santi
SEGNALAZIONE
Testo DELL’INTERVISTA A FRANCESCO BRUNO DI PONTIFEX.ROMA.IT
Ha ragione il cardinale Barragan: l’omosessualità é una patologia e gay si diventa, non si nasce. Si tratta di un disturbo che distacca l’uomo dalla norma. La sessualità serve principalmente alla riproduzione.....
PARERE DELLA DOTT.SSA PAOLA BIONDI.....
Leggo con sconcerto sul sito Pontifex, di chiara matrice cattolica, un articolo che presenta le idee dello psichiatra Francesco Bruno in merito all’omosessualità....
http://www.psicologiagay.com
COMMENTO REDAZIONALE ....

Mary Glasspool, lesbica, vescovo episcopale di Los Angeles

RAINEWS24. San Francisco, 06-12-2009
Una gay e' stata nominata vescovo ausiliario dalla diocesi episcopale di Los Angeles. La decisione, che deve essere ratificata dalla chiesa nazionale, rischia di scatenare nuove polemiche nella comunita' anglicana sulla questione esplosiva del clero omosessuale.
Mary Glasspool, 55 anni, di Baltimora, e' la prima omosessuale dichiarata a diventare vescovo episcopale dal 2003, quando la nomina di Gene Robinson del New Hampshire spacco' gli episcopali e favori' lo scisma di alcune congregazioni e 100mila fedeli confluiti in una nuova chiesa nordamericana.
A luglio la Chiesa episcopale, che conta due milioni di fedeli, aveva revocato la moratoria sulla nomina di vescovi gay, con un gesto conciliatorio verso l'ala progressista.
"Sono molto eccitata per il futuro di tutta la Chiesa episcopale e vedo per la diocesi di Los Angeles un ruolo guida verso il futuro", ha dichiarato la Glasspool. Figlia di un prete episcopale, indossa l'abito talare da 27 anni.Una gay e' stata nominata vescovo ausiliario dalla diocesi episcopale di Los Angeles. La decisione, che deve essere ratificata dalla chiesa nazionale, rischia di scatenare nuove polemiche nella comunita' anglicana sulla questione esplosiva del clero omosessuale.
Mary Glasspool, 55 anni, di Baltimora, e' la prima omosessuale dichiarata a diventare vescovo episcopale dal 2003, quando la nomina di Gene Robinson del New Hampshire spacco' gli episcopali e favori' lo scisma di alcune congregazioni e 100mila fedeli confluiti in una nuova chiesa nordamericana.
A luglio la Chiesa episcopale, che conta due milioni di fedeli, aveva revocato la moratoria sulla nomina di vescovi gay, con un gesto conciliatorio verso l'ala progressista.
"Sono molto eccitata per il futuro di tutta la Chiesa episcopale e vedo per la diocesi di Los Angeles un ruolo guida verso il futuro", ha dichiarato la Glasspool. Figlia di un prete episcopale, indossa l'abito talare da 27 anni.
pubblicato: da Robo in: Camp Attack Lesbo e altre catastrofi Vaticanerie
Mary Glasspool, pastora cinquantacinquenne, è stata eletta vescova (mi si perdoni il neologismo) della chiesa episcopale statunitense. Ha ottenuto 153 voti tra il clero e 203 tra i laici riuniti alla convenzione annuale, raggiungendo, così, la maggioranza dei suffragi. L’elezione dev’essere ratificata dalla gerarchia della chiesa episcopale e, se ciò avverrà, Mary sarà consacrata vescovo nei prossimi mesi.
La neo-eletta – figlia di un pastore episcopaliano, pastora da ventisette anni e dal 1988 in coppia con la sua compagna – si è detta molto molto eccitata per il futuro di tutta la Chiesa episcopale e vede per la diocesi di Los Angeles un ruolo guida verso il futuro. Nel corso dell’estate la chiesa episcopale aveva affermato di essere pronta ad accettare nelle loro fila un clero composto da gay e lesbiche.
Nella chiesa episcopale c’è già Gene Robinson che è vescovo e dichiaratamente gay. In Europa abbiamo Eva Brunne, lesbica, vescova luterana a Stoccolma.

La Lega...Un partito che sa come difendere i valori cristiani! :)

Leghista fa volantinaggio pro crocifissoma poi litiga e bestemmia
E' accaduto a Genova. E' dovuta intervenire la Digos per dividere i due contendenti. Tensione anche con il sindaco
GENOVA (27 novembre) - Diffonde volantini per chiedere il mantenimento del crocifisso nelle classi, litiga con un passante, perde la pazienza e si abbandona a una serie di bestemmie. E' accaduto a Genova dove attivisti della Lega Nord hanno organizzato in piazza De Ferrari un gazebo per raccogliere firme per il mantenimento dei crocifissi nelle classi (messo in dubbio da una recente sentenza della Corte di Strasburgo). La giornata è stata segnata anche da una lite tra il segretario provinciale leghista Edoardo Rixi e il sindacoMarta Vincenzi accusata di essere «molto legata alla comunità islamica». Sono intervenuti anche manifestanti dei centri sociali che hanno intonato cori contro la Lega. Cronaca del litigio. Idee discordanti sul crocifisso a scuola, un litigio, un'attivista della Lega, sui cinquant'anni, dà uno spintone a un uomo sui 60 anni. Altri attivisti cercano di dividere i due uomini, ma a quel punto il leghista ha perso il controllo e ha iniziato a urlare bestemmie tra lo stupore dei passanti. Sono intervenuti due agenti della Digos ai quali l'uomo ha spiegato di aver agito così perché da poco aveva perso il lavoro e l'altro gli aveva detto di «andare a lavorare».
http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=82109&sez=ITALIA

Firenze, Linea Dura Dell'Arcidiocesi: Via Il Prete Che Ha Celebrato Le Nozze Di Un Trans

(Adnkronos) - ''Il 25 ottobre mattina, presso la comunita' delle Piagge si e' compiuta la simulazione di un sacramento, ponendo un atto privo di ogni valore ed efficacia, in quanto mancante degli elementi costitutivi del matrimonio religioso che si voleva celebrare. Tale simulazione e' stata posta in atto da don Alessandro Santoro in contrasto con le disposizioni piu' volte dategli dai superiori, primo fra tutti il 'precetto' che gli fu formalmente intimato dal Cardinale Ennio Antonelli il 15 gennaio 2008, successivamente rinnovato nei colloqui e negli scritti intercorsi con l'arcivescovo monsignor Giuseppe Betori''.
Lo afferma - in una nota diffusa dal portavoce - l'Arcidiocesi di Firenze, in cui si spiega che don Santoro viene sollevato ''a partire da questo momento dalla cura pastorale della comunita' delle Piagge''. La decisione e' stata presa dal vescovo monsignor Giuseppe Betori dopo che don Santoro ha sposato con il rito cattolico Sandra Alvino, nato uomo e ora donna, con il compagno Fortunato Talotta.
''L'atto assume particolare gravita' - si legge nel comunicato della Arcidiocesi - in quanto genera inganno nei riguardi delle due persone coinvolte, che hanno potuto ritenere di aver celebrato un sacramento laddove cio' era impossibile, nonche' sconcerto e confusione nella comunita' cristiana e nell'opinione pubblica, indotta a pensare che per la Chiesa siano mutate le condizioni essenziali per contrarre matrimonio canonico. Gesti come quello posto da don Alessandro Santoro contraddicono il ministero di pastore di una comunita', per la quale il sacerdote deve rappresentare la voce autentica dell'insegnamento dottrinale e della prassi sacramentale della Chiesa cattolica''.
All'arcivescovo di Firenze, conclude il comunicato fatto diffondere da monsignor Betori, ''non resta pertanto che riconoscere con dolore e preoccupazione questo dato di fatto e, come preannunciato allo stesso don Santoro, sollevarlo a partire da questo momento dalla cura pastorale della comunita' delle Piagge che gli era stata formalmente affidata come cappellania il 14 settembre 2006, ma presso la quale egli ha svolto azione pastorale fin dal 1994''. L'arcivescovo ha chiesto a don Alessandro Santoro di ''vivere un periodo di riflessione e di preghiera''.
LA COMUNITA DELLA PIAGGE: "SCANDALO LA RIMOZIONE DI DON SANTORO" La Comunità della Piagge replica alla rimozione di Don Alessandro Santoro: "Nessun inganno per Sandra e Fortunato. Ad un anno dalla nomina Betori non è mai venuto alle Piagge, non conosce la Comunità ma la colpisce. Don Santoro rimosso anche dalle cariche "civili". Si vogliono forse azzerare le attività a favore degli ultimi?". FIRENZE - «Scandalo e indignazione» per l’allontanamento di Alessandro Santoro, prete alle Piagge, deciso lunedì scorso dal vescovo Giuseppe Betori.
E’ il sentimento espresso dalla Comunità di base delle Piagge riunita in assemblea ieri sera al centro sociale Il Pozzo nella periferia ovest di Firenze.
L’incontro era stato organizzato per conoscere la decisione presa nei confronti di Santoro, anticipata invece dalla curia alla stampa prima ancora che lo stesso sacerdote potesse comunicarla alla sua gente.
L’assemblea ha prodotto un documento in cui si afferma: «In quanto parte della comunità cristiana non ci sentiamo né “sconcertati” né “confusi”, come dichiarato da Betori in merito alla celebrazione del sacramento del matrimonio di Sandra e Fortunato. Eravamo invece partecipi della scelta presa. Siamo, al contrario, estremamente “sconcertati”, “confusi”, oltreché scandalizzati, che la decisione di allontanare Alessandro dalle Piagge sia arrivata senza che il vescovo, ad un anno dalla nomina a Firenze, abbia sentito la necessità di incontrare e conoscere da vicino la nostra realtà.»
«Il vescovo ha inoltre affermato che il matrimonio tra Sandra è Fortunato “genera inganno” nei loro riguardi. Vorremmo chiarire invece - dice il documento - che i due sposi erano pienamente consapevoli che il matrimonio sarebbe stato purtroppo invalidato dalla Chiesa. E anche noi lo eravamo. Nonostante questa consapevolezza è stato comunque deciso di celebrarlo.»
«Vogliamo dire altrettanto chiaramente a tutte e a tutti, anche al vescovo, che il nostro lavoro sul territorio, condiviso e costruito quotidianamente con gli abitanti del quartiere, e non solo, va avanti» – continua la nota.
«E’ per noi inconcepibile fermare anche solo per un’ora quel laboratorio di innovazione sociale, quel mosaico di attività che ogni giorno si ricrea lungo la via Pistoiese: dal doposcuola per i bambini alla scuola di alfabetizzazione per adulti e stranieri; dal recupero e riciclaggio dei rifiuti all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate; dal commercio equo e solidale al fondo di microcredito; dal giornale l’Altracittà alla casa editrice Edizioni Piagge. Quel luogo di aggregazione e di sostegno rappresentato dal centro sociale Il Pozzo è la spina dorsale della Comunità e non sarà piegato da nessuna volontà esterna».
«Ci chiediamo quindi - continua il documento - perché queste attività debbano essere colpite, invocando il diritto canonico, sollevando Alessandro anche dagli incarichi sociali rivestiti all’interno dell’associazione Il Muretto e delle cooperative Il Cerro e Il Pozzo».
«Vorremmo che da oggi, ancor più che nel passato - conclude la Comunità delle Piagge - tutto il nostro impegno possa diventare sempre più patrimonio condiviso e partecipato di chi vive la città di Firenze, di coloro che credono in una Chiesa capace di sporcarsi le mani con gli ultimi, di tutti quelli che difendono la dignità umana.»
Mercoledì 28 Ottobre 2009 11:33
Nella foto: Don Alessandro Santoro (da: www.altracitta.org)

TAVOLI UAAR VERONA: SBATTEZZO 2009 E TESTAMENTO BIOLOGICO.

TAVOLI UAAR VERONA:
SBATTEZZO 2009 E TESTAMENTO BIOLOGICO.
carissimi-e soci-e e simpatizzanti.
sono in programma i seguenti tavoli per:
1 - richiesta di sbattezzo in occasione della giornata nazionale (25 ottobre). importante: munirsi della fotocopia di un documento di identità.
2 - sottoscrizione per il registro comunale dei testamenti biologici.
i tavoli prevedono il seguente calendario e relativa ubicazione:
- venerdì 16 ottobre in piazza Bra (inizio Liston)
- sabato 17 ottobre in piazza Bra (fine Liston)
- domenica 18 ottobre in via Cappello (davanti Coin)
- venerdì 23 ottobre in piazza Bra (inizio Liston)
- domenica 25 ottobre in via Cappello (davanti Coin)
l'orario per tutte le giornate va dalle 14,30 alle 19,00
si invitano i volontari (anche per una sola giornata) a farsi avanti mettendosi, quanto prima, in contatto con me.
Angelo.
Per lo sbattezzo, desidero dire che non si tratta di una banale o semplice "goliardata", bensì di una azione dal preciso contenuto politico. infatti:
A - è anche questo un modo per far sentire la nostra presenza, particolarmente verso i politici: più sbattezzi ci saranno, più faremo notizia, più saremo ascoltati.
B - alla chiesa cattolica "ié rode" tanto! (ve lo posso garantire!), e non c'è migliore occasione di questa per affermare formalmente la nostra identità spirituale.
C - "Siamo una nazione di cristiani e musulmani, ebrei, indù, e anche di NON CREDENTI" (Barack Obama): dipende solo da noi far sì che questa frase possa essere pronunciata, si spera un giorno non molto lontano, anche nel nostro Paese.
un caro abbraccio a tutti-e, Angelo.
http://www.youtube.com/watch?v=X8erg4Mawbw

«IL Diritto alla libertà religiosa prevale su quello alla privacy»

Spiava mail della moglie lesbica. «Lecito»
Il giudice giustifica il comportamento di un uomo che poi aveva chiesto alla Sacra Rota l'annullamento delle nozze.
MILANO - Spulciare nella posta elettronica della propria moglie, scoprire che lei è lesbica, e utilizzare quel dato, assieme a tante missive private a lei indirizzate e appositamente fotocopiate, per chiedere l'annullamento del matrimonio religioso davanti alla Sacra Rota non costituisce violazione della privacy. Prevale, infatti, sul diritto alla riservatezza «il diritto fondamentale di libertà religiosa» che si esprime, in questo caso, nell'agire «in giudizio» e «difendersi anche innanzi a un Tribunale ecclesiastico». Lo scrive il giudice delle terza sezione penale del Tribunale di Milano, Giuseppe Cernuto, nelle motivazioni della sentenza con la quale ha assolto dall'accusa di trattamento illecito di dati personali sensibili un uomo di 41 anni di Como, che aveva trovato nel 2003 nel pc una e-mail indirizzata alla moglie da un'amica, dal tono inequivocabile e che testimoniava il suo essere lesbica.
LETTERE NASCOSTE NEI LIBRI - L'uomo fotocopiò il contenuto di quella mail e di una serie di lettere private ricevute dalla donna tra il '93 e il 2003 e che lei conservava nascoste nelle pagine dei libri. Il marito portò i dati raccolti a uno psichiatra (anche lui assolto), il quale predispose una relazione che serviva al marito per chiedere l'annullamento del matrimonio. Nozze, tra l'altro, che non erano mai state consumate. E non c'erano stati nemmeno rapporti prematrimoniali. L'imputato, infatti, assistito dagli avvocati Enzo Pacia e Luisa Bordeaux, è, come scrive il giudice, «esponente di una famiglia che aveva parte attiva nella prelatura personale della Chiesa cattolica Opus Dei e pienamente consapevole, come tale, del valore sacramentale del matrimonio».
LA SENTENZA DI ASSOLUZIONE - Nell'assolverlo perchè il fatto non sussiste, il giudice spiega che bisogna valutare se il diritto del marito di «agire innanzi alla giurisdizione ecclesiastica» sia «di rango pari a quello alla riservatezza del coniuge e, come tale, idoneo a giustificare il trattamento di dati sensibili senza il consenso dell'interessato». E la risposta per il giudice è positiva. «L'interesse all'accertamento giudiziale della validità» del vincolo matrimoniale, infatti, secondo il magistrato, rientra nella «libertà dell'esperienza religiosa» che «rappresenta, sotto il profilo giuridico costituzionale, un aspetto della dignità della persona umana, riconosciuta e dichiarata inviolabile dall'art.2 della Costituzione». E non incide «su questa conclusione il carattere non nazionale e non statuale dei Tribunali ecclesiastici». Anzi, il giudice sottolinea che «il principio, riferibile a qualsiasi confessione religiosa, si pone vieppiù nel solco del riconoscimento del valore della cultura cattolica».

PROSSIMI APPUNTAMENTI:

QUESTA SERA Sabato 29 agosto ore 22 con le Sorelle della Perpetua Indulgenza andiamo al Gay Village di Padova
Descrizione: L’Ordine delle Sorelle della Perpetua Indulgenza dell’Antico Monastero di Pianeta Urano nasce sull’onda dell’esperienza di altre sorelle di altri Paesi. Non nasce per fare scandalo, né per fare spettacolo… Nasce per restituire gioia alla vita e per dispensare sana indulgenza ai fratelli peccatori e alle sorelle peccatrici, là dove il pregiudizio morale e religioso, l’omofobia e i tabù sociali hanno portato morte, tristezza, vergogna e clandestinità. Nasce in particolare come movimento di lotta all’HIV: il male del secolo, purtroppo, non ha solo effetti medici, ma è ancora il centro di un panico e di un giudizio morale e sociale che travalica l’aspetto medico portando dentro la comunità gay (e non solo) altra discriminazione, pregiudizio, clandestinità, paura, silenzio.

Quando sono presenti, le Sorelle della Perpetua Indulgenza portano anche i beni di prima necessità per tutti i bisognosi: preservativi, lubrificanti, ecc. Prendete anche voi i voti ed entrate nel nostro ordine. Seguiteci, scriveteci, consultateci e sosteneteci.

Usa, chiesa episcopale: 2 vescovi gay

Ilgiornale.it
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Los Angeles - I vertici della Chiesa Episcopale di Los Angeles hanno nominato ieri vescovi due religiosi dichiaratamente gay. Mary D. Glasspool (nella foto: in alto, nel mezzo), 55enne canonica della diocesi del Maryland, e John L. Kirkley (nella foto: in basso, a sinistra), 42enne rettore della chiesa di San Giovanni Evangelista a San Diego, sono stati nominati in un gruppo di 6 nuovi prelati. La nomina per Le nomine di Los Angeles giungono dopo che il 14 luglio la Chiesa Episcopale ha tolto il bando alla consacrazione di vescovi omosessuali.
Le nomine della chiesa episcopale I vertici della chiesa episcopale di Los Angeles (la branca americana della chiesa anglicana) hanno nominato ieri vescovi due religiosi dichiaratamente gay. Glasspool e Kirkley sono stati nominati in un gruppo di sei nuovi prelati, che a dicembre diverranno vescovi vicari in due diocesi. Le nomine di Los Angeles giungono dopo che la Chiesa Episcopale (2 milioni di fedeli negli Usa) il 14 luglio scorso ha tolto il bando alla consacrazione di vescovi omosessuali, bando posto tre anni fa per fermare le proteste degli anglicani più conservatori ed evitare una scisma.
Lo scontro sui gay A provocare lo scontro era stata la nomina nel 2003 del primo vescovo gay, Gene Robinson del New Hampshire. La decisione di Los Angeles riaccenderà probabilmente le polemiche all’interno della Chiesa episcopale americana e fra questa e le altre chiese della Comunione anglicana. La nomina della chiesa californiana segue l’annuncio di sabato scorso della Diocesi Episcopale del Minnesota, che ha incluso una religiosa lesbica di Chicago, Bonnie Perry, fra i tre candidati alla carica di vescovo.

Teatro Salieri - Vatican Virus - Manifestazioni anti-Gheddafi

Salve.
1.Seppure con ritardo vorrei aggiungere una postilla alla discussione di cui ho letto avvenuta al Salieri: non è vero che i preti e le suore non fanno figli: ne fanno eccome, solo di nascosto.
Inoltre: ci sono famiglie gay negli US che adottano bambini sieropositivi che nessuno vuole: e che dice la Chiesona a riguardo?
2. In allegato un mio lavoretto: se volete diffondetelo così com'è, con mia firma e email.
3. Inoltro sotto quanto arrivatomi:
Il leader libico Muammar Gheddafi visiterà l´Italia dal 10 al 12 giugno. Una tappa storica, che segna il riallineamento di Roma e Tripoli. Gheddafi parlerà di affari, ma anche e soprattutto di immigrazione, e di respingimenti in mare. Chi conosce quale destino attende gli emigranti e i rifugiati respinti al largo di Lampedusa e imprigionati nelle carceri libiche, non può rimanere indifferente e complice. Per questo invitiamo tutti a manifestare il proprio dissenso, per non rimanere indifferenti, e per essere migliori di chi ci rappresenta. Siamo tanti. Siamo molti di più di quanto possiate immaginare.Siamo decine di migliaia di persone. Siamo una rete i cui nodi non si conoscono ancora, ma che in due anni ha sostenuto più di 350 iniziative e eventi in tutta Italia, quali la presentazione del libro "Mamadou va a morire" di Gabriele Del Grande (Fortress Europe), il film documentario "Come un uomo sulla terra" di Asinitas e Zalab, la commemorazione civile dei morti in mare alla Scuola di Italiano di Asinitas, l'esposizione dei manifesti 'luoghi comuni' nella rete di trasporti a Milano e tra breve a Roma, gli incontri formativi e di condivisione di iniziative da Torino a Trieste, da Milano a Napoli, da Trento a Palermo. Grazie a voi, sono state raccolte 7.000 firme in pochi mesi per chiedere una commissione parlamentare d´inchiesta sulle condizioni dei migranti in Libia. Grazie a voi, negli ultimi 20 giorni più di 30.000 persone hanno scaricato da Fortress Europe i reportage sulla Libia. Ma informarsi non basta. È arrivato ilmomento di fare di più.Vi chiediamo di organizzare un evento nel periodo compreso tra il 10 giugno, data di arrivo di Gheddafi in Italia, e il 20 giugno, giornata mondiale del rifugiato. Scendete nelle strade, davanti alle Prefetture, raccogliete firme per la nostra petizione, distribuite il kit informativo che trovate sui nostri siti, organizzate proiezioni del documentario e dibattiti, coinvolgete gli emigrati e i rifugiati del vostro territorio. Per essere visibili, abbiamo bisogno di decine di iniziative, in tutta Italia, accomunate da un unico slogan: "IO NON RESPINGO".
Penseremo noi a fare da ufficio stampa nazionale, voi comunicateci le adesioni e spediteci foto e video. Fare una grossa manifestazione a Roma è difficile. Farne cento in tutta Italia è più facile e può avere maggiore visibilità. Il governo italiano e quello libico devono sapere che esiste una massa critica, consapevole di quanto accade nei campi libici, che manifesta il proprio dissenso e chiede il rispetto del diritto internazionale, come già hanno fatto le Nazioni Unite, il Consiglio d'Europa, il Tavolo Asilo, la Cei.
Segnalate le adesioni a gabriele_delgrande@yahoo.it
Per le modalità di proiezione del film scrivete a: comeunuomosullaterra@zalab.org
Maggiori informazioni su http://wpop18.libero.it/cgi-bin/vlink.cgi?Id=0ZCQlGNZi%2BKvQKZPv/uxOj15Da2Ol%2BNbLazXPgt1YfKgB0du%2BlSFOsf6jC2Wror7SPD%2BfVRf9i8%3D&Link=http%3A//fortresseurope.blogspot.com e http://comeunuomosullaterra.blogspot.com/

Omosessualità e Chiesa

Ne abbiamo parlato oggi con i ragazzi dell'Istituto Cotta di Legnago.
Io lavoravo e non potevo andare ma Michele, Laura, Chiara, Rita e Federico sono andati e sono stati splendidi!!
Alla fine però sono stata attratta inevitabilmente dall’evento e sono corsa (letteralmente) al teatro Salieri per gustarmi l’incontro.
Cosa avranno mai da dire sull'argomento Monsignor “non so' chi” e don Vittorio?
... e le ragazze e ragazzi dell’Arcigay ed Arcilesbica di Verona cosa risponderanno!!! E cosa diranno! … troppo curiosa troppo!
L’ assemblea organizzata al teatro Salieri di Legnago è stata preceduta dalla proiezione del film "MILK” al cinema Salus, sempre a Legnago,
L'appuntamento era per oggi Mercoledì 20 Maggio alle ore 9.40 per il film e dalle 11.00 alle alle ore 12.30 al Teatro Salieri per il dibattito.
Più di un mese fa siamo stati invitati dall'Istituto G. Cotta di Legnago a partecipare a questo incontro-assemblea con studenti e studentesse sul tema omosessualità e la Chiesa.
Noi di Arcigay ed Arcilesbica di Verona abbiamo partecipato altre volte ad incontri (nelle assemblee di istituto) nelle varie scuole veronesi, fin qui nulla di strano. Il tema dell'omosessualità affrontato nei suoi vari aspetti ha da sempre avuto molto successo. La novità in questo caso è la controparte scelta dalla scuola per discutere con noi (poi ho saputo scelta dai genitori della scuola):
due religiosi.
Noi abbiamo accettato!
E' la prima volta che ci ritroviamo come associazione una controparte religiosa in una assemblea di studenti che affronta il tema dell'omosessualità. Di solito non hanno neanche il coraggio di affrontarci in un dialogo, preferiscono il palcoscenico delle loro chiese.
Ci chiediamo francamente cosa abbiano da dire i due religiosi, e perché siano stati scelti dalla
scuola, dato che la chiesa cattolica, a parte qualche sacerdote "illuminato", ha posizioni omofobe per quanto riguarda l'essere gay, lesbica e trans. Volevamo prepararci, studiare l’argomento chissà cosa avranno di nuovo da aggiungere abbiamo pensato.
Ed invece ci siamo presentati così come siamo “puliti dentro e chiari nelle nostre idee” .
Conosciamo ormai il loro pensiero ed abbiamo ritenuto che non avevano nulla di nuovo da aggiungere, se non riconfermare quanto per secoli hanno detto.
Così infatti è stato. Noi ci siamo raccontati in tutto il nostro chiaro splendore ed uno dei due preti a metà incontro doveva proprio andare… andare … andare .
L’altro è rimasto ma ha chiarito che “E’ solo un semplice Monsignore”.
Il confronto con la scuola è stato molto sereno e costruttivo, ma soprattutto vittorioso!
Entro al teatro e me li sono trovati tutti sul palcoscenico… belli come il sole!
Sono stata fortunata perche mi sono persa la “predica” iniziale sul sesso degli angeli e che il Signore ci vuole tutti etero per procreare (eheh… lo so’ sono una donna fortunata!)
Sono entrata quando alla battuta “… se fossimo tutti omosessuali ci estinguiamo tutti ! “ e Laura prendendo il microfono “ Scusi.. scusi… ma anche se fossimo tutti preti e suore ci estinguiamo tutti!”. Così ho iniziato ad applaudire e così con questo stile di persone con idee chiare e decise abbiamo continuato imperterriti a buttare giù argomento dopo argomento tutte le loro solite e scontate argomentazioni!
Anche tu amore mio sei stata fantastica quando parli della tua famiglia… del tuo “AMORE” con la “A” maiuscola .. e delle tue “Figlie” mi hai fatto sentire la donna più fortunata di questo mondo!
Mi sono resa conto che l’argomento “famiglia lesbica” ed “educazione dei figli” è un argomento che interessa molto gli adolescenti forse perché si pensa che due lesbiche possano generare solo due lesbiche…. E come si spiega allora che le lesbiche nascono oggi esclusivamente da genitori etero all’interno di famiglie tradizionali??
… e Chiara che è riuscita a parlare di un fatto suo personale è stata un asso nella manica! GRANDE!!
… poi c’è Federico che con la sua calma dice quanto nel mondo degli animali sia naturale che ci siano animali con tendenze omosessuali soprattutto fra i mammiferi… e noi siamo dei mammiferi!
… e Michele… Michele sei tutti noi!
L’unico che è riuscito a capire cosa voleva dire il prete quando parlava e vedeva solo sesso tra le relazioni omosessuali “sterili” contrapposte alle “fruttifere” relazioni etero!
Ragazzi /e di una cosa sono sicura:
Se c’è un Dio ed io spero che ci sia, quel Dio qualunque esso sia è con noi e ci vuole bene!
Grazie o Signore di questo giorno splendido!
E grazie anche a tutti voi !
Sono proprio orgogliosa di appartenere a questo mondo GLBT.
La sede di Arcigay Pianeta Urano (VR) e Arcilesbica (VR) si trova in Via gela , 9 ( Borgo nuovo ) - è aperta tutti i Martedì e Venerdì dalle ore 21 in poi. Contatti : 346.9790553 dalle 18 alle 22 (per i gay) 349.3134852 (per le lesbiche) info@arcigayverona.org OPP. verona@arcilesbica.itper avere informazioni iscriviti alla NEWS LETTER ed ALLA NOSTRA MAILING LIST