Vaticano condanna suora a favore dei diritti dei gay


Vaticano condanna Margaret Farley, suora a favore delle coppie omosessuali Il Vaticano ha diffuso una nota, in cui ribadisce la sua posizione sulle unioni omosessuali, dopo la recente pubblicazione del libro di suor Margaret 

Suor Margaret Farley è stata condannata dal Vaticano, a causa delle sue opinioni su temi scottanti, come quello dell’omosessualità, che sono “in diretto contrasto con la dottrina cattolica nell’ambito della morale sessuale“. Questo è quanto è stato dichiarato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, per via delle ultime affermazioni di suor Margaret sulla legalizzazione delle nozze gay. Pare non verranno presi provvedimenti disciplinari in merito ma oggi, riguardo al libro “Just Love” di suor Margaret, è stata diffusa una nota dalla sala stampa della Santa Sede, in cui si legge che: “Non è conforme alla dottrina della Chiesa e non può essere utilizzato come valida espressione di dottrina cattolica, né per la direzione spirituale e la formazione, né per il dialogo ecumenico e interreligioso. La Congregazione desidera incoraggiare i teologi, perché proseguano nel compito dello studio e dell’insegnamento della teologia morale in piena conformità con i principi della dottrina cattolica. La Chiesa insegna che il rispetto verso le persone omosessuali non può portare in nessun modo all’approvazione del comportamento omosessuale, oppure al riconoscimento legale delle unioni omosessuali. Il bene comune esige che le leggi riconoscano, favoriscano e proteggano l’unione matrimoniale come base della famiglia, cellula primaria della società. Riconoscere legalmente le unioni omosessuali, oppure equipararle al matrimonio, significherebbe non soltanto approvare un comportamento deviante, con la conseguenza di renderlo un modello nella società attuale, ma anche offuscare valori fondamentali che appartengono al patrimonio comune dell’umanità. La Chiesa non può non difendere tali valori, per il bene degli uomini e di tutta la società. A sostegno della legalizzazione delle unioni omosessuali non può essere invocato il principio del rispetto e della non discriminazione di ogni persona“. Probabilmente, Suor Margaret ha, invece, ragionato sul fatto che l’annuncio cristiano è un messaggio di liberazione che riguarda le creature di Dio, a prescindere dalla razza, dal genere, dalla condizione o dall’orientamento sessuale. Difficile, infatti, immaginarsi un Dio amorevole che condanna due persone che si amano, solo perché appartenenti allo stesso sesso per nascita; viene, piuttosto, da pensare che Dio sia ancora più vicino a chi viene continuamente attaccato per ciò che è e che Suor Margaret abbia centrato il punto. (di Elena Arrisico)


Fonte Attualissimo e gaynews

Maledetto Clericalismo - manifestazione a Milano


In una "normale" democrazia, la rete televisiva dello stato, nel caso dell'Italia la Rai, garantisce "normalmente "una parzialità d'informazione, riguardo eventi particolari, siano essi politici o religiosi. Ma non essendo noi (in Italia) in una "normale democrazia", ma in una a "sovranità limitata", ogni forma di dissenso, minimo o grande che sia verso la chiesa cattolica, viene deliberatamente e scientificamente censurato. Perciò dobbiamo sorbirci da parte dei media pubblici, dirette televisive e servizi mostruosi ed interminabili, contornati da interviste e speciali a tutte le ore, di glorificazione e salvataggio del poter vaticano.
Il 2 Giugno a milano c'è stata una bella manifestazione organizzata dal Collettivo Tabù con l'Adesione di tantissimi collettivi ed associazioni per dire NO all'occupazione clericale della città di Milano.

Zeno Menegazzi

Leggi il testo dell'Appello

Card. Antonelli contro omosessuali

Famiglia: Card. Antonelli, comportamento omosessuale è contro volontà di Dio

Si e' espresso in questi termini il cardinale Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio consiglio della famiglia in una lunga intervista al quotidiano 'El Mundo'

 Citta' del Vaticano - "Dal punto di vista dell'etica cristiana non dovrebbe essere necessario ricordare che il comportamento omosessuale e' contraria alla volonta' e al disegno di Dio, come emerge con chiarezza dalla parola di Dio nell'antico e nel nuovo Testamento, specialmente nelle lettere dell'apostolo Paolo''. Si e' espresso in questi termini il cardinale Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio consiglio della famiglia in una lunga intervista al quotidiano spagnolo 'El Mundo' dedicata al VII Incontro mondiale delle famiglie che si svolge a Milano. Antonelli ha anche ribadito che la Chiesa e' contraria a qualsiasi equiparazione del matrimonio fra uomo e donna e altre forme di convivenza a partire da quelle omosessuali.



Fonte: gaynews - adnkronos

CEI: Invito all' omertà sulla pedofilia

La Chiesa: nessun obbligo di denunciare i pedofili
Dopo tante raccomandazioni, la direttiva della Cei sembra un invito all'omertà
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Salgono proteste e sconcerto. "I vescovi sono esonerati dall'obbligo di deporre o di esibire documenti in merito a quanto conosciuto o detenuto per ragioni del proprio ministero''. E' quanto si legge nelle ''Linee guida per i casi di abuso sessuale nei confronti di minori da parte di chierici'' presentate oggi in Vaticano dal segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata. "E' chiaro a tutti noi vescovi - ha affermato Crociata - che bisogna collaborare con le autorità civili, ciò non vuol dire che noi si possa operare in modo difforme da quanto prevede la legislazione". Secondo il pensiero della Cei, però "i vescovi sono esonerati dall'obbligo di deporre o di esibire documenti in merito a quanto conosciuto o detenuto per ragioni del proprio ministero". Questo perché "nell'ordinamento italiano - è scritto - il vescovo, non rivestendo la qualifica di pubblico ufficiale né di incaricato di pubblico servizio, non ha l'obbligo giuridico di denunciare all'autorità giudiziaria statuale le notizie che abbia ricevuto in merito ai fatti illeciti" di abuso sessuale da parte del clero. Parole che scatenano sconcerto e polemiche.

Fonte: globalist.it

Il Vaticano contro le suore americane


Il Vaticano contro le suore americane

Un'indagine interna le definisce "femministe radicali" per via delle loro posizioni su temi come la contraccezione, la libertà delle donne e l'omosessualità


Il Vaticano ha condotto quella che ufficialmente ha chiamato “visita apostolica” per esaminare la vita nelle comunità religiose delle suore statunitense. La “visita apostolica” è uno strumento utilizzato dal Vaticano per conoscere meglio una determinata istituzione e fornire un aiuto “esterno”, a fronte di un problema, attraverso l’invio di uno o più “visitatori apostolici”. Nel caso delle suore statunitensi si è trattato di una vera e propria indagine, portata avanti dal dicembre del 2008 e per la quale la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica (l’organismo che controlla le congregazioni religiose sia maschili che femminili) guidata dal cardinale Franc Rodé ha incaricato un arcivescovo. L’inchiesta si è conclusa a dicembre 2011 ma i risultati devono ancora essere resi pubblici.
Due mesi dopo l’inizio della “visita”, nel febbraio 2009, d’accordo con Franc Rodé, il cardinale statunitense William Joseph Levada (prefetto della Congregazione per la dottrina della Fede da cui proviene Benedetto XVI) aveva disposto un accertamento dottrinale anche sulla Leadership Conference of Women Religious (LCWR, la Conferenza delle superiore maggiori) le cui valutazioni sono invece state rese pubbliche ieri: le componenti della Conferenza “hanno avuto seri problemi dottrinali”, si sono allontanate dall’insegnamento della Chiesa sull’omosessualità e sul sacerdozio riservato ai maschi, ma soprattutto hanno fatto dichiarazioni pubbliche che “sfidano i vescovi, autentici maestri della Chiesa, della fede e della morale”. L’indagine definisce le idee di queste suore “temi da femministe radicali incompatibili con la dottrina cattolica”.
I vescovi americani si erano duramente opposti alla riforma sanitaria promossa dai democratici e dall’amministrazione Obama nel 2009 e nel 2010. Moltissime suore, e molte delle quali appartenenti alla Conferenza, avevano invece firmato una dichiarazione con la quale sostenevano la riforma: questo costituì per il Presidente una copertura politica importante. Al centro della questione c’era tra l’altro la semplificazione dell’accesso per le donne alle strutture che praticano servizi di contraccezione.
La Leadership Conference of Women Religious è un’organizzazione statunitense che conta più di 1.500 membri, che rappresentano almeno l’80 per cento delle 59 mila religiose cattoliche negli Stati Uniti. L’associazione è stata fondata il 24 novembre 1956 come Conference of Major Superiors of Women (Cmsw) con l’intento di “promuovere il benessere spirituale delle religiose negli Stati Uniti”. Durante il Concilio Vaticano Secondo (1962-1965) la Cmsw inviò un’osservatrice e sempre in quel periodo iniziò un lavoro per rendere la voce delle donne più significativa all’interno della revisione del codice canonico. Nel 1971 l’assemblea cambiò il suo nome in Leadership Conference of Women Religious mentre una parte più conservatrice se ne staccò confluendo nel Cpc, il Consorzio della perfetta carità.
Dopo l’esito dell’inchiesta reso pubblico ieri, suor Annmarie Sanders, portavoce della Conferenza, ha detto che LCWR è stata tenuta completamente all’oscuro dall’inchiesta e che le sue componenti sono «sbalordite dalle conclusioni della valutazione dottrinale».
Ora, il cardinale americano William Joseph Levada, con Leonard Blair membro della Commissione dottrinale della Conferenza episcopale statunitense avrà cinque anni per rivedere lo statuto della LCWR, approvare ogni presa di parola pubblica delle componenti del gruppo e scrivere un testo per facilitare il dialogo sulle questioni che il Vaticano contesta a queste suore.

Fonte: Il post

Tra Genere ed Ecclesia - Lunedì 23 Aprile 2012


Arcigay Pianeta Urano Verona
Vi invita alla serata incontro


TRA GENERE ED ECCLESIA


Sono l’ultima parola gli attacchi del Vaticano contro la categoria di genere? O c’è ancora spazio per la ricerca ed un rapporto rispettoso se non fruttuoso con il movimento LGBT? 
Ne parliamo con la teologa
CRISTINA SIMONELLI

Lunedì 23 Aprile 2012
al MILK Center
Via Antonio Nichesola, 9

VERONA (San Michele Extra)


www.milkverona.it - milkveronalgbt.blogspot.it - 
ecclesiagay.blogspot.com
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Quest'incontro è consigliato anche dalle
SORELLE DELLA PERPETUA INDULGENZA Dell'Antico Monastero di Pianeta Urano

Vaticano di nuovo contro gay e teoria gender

Vaticano: Santa Sede, no a diritti ad hoc per omosessuali e a teoria 'gender'

I diritti ad hoc per gli omosessuali o per chi ha ''comportamenti sessuali diversi'', cosi' come la teoria del 'gender', ''non portano nella direzione giusta''

I diritti ad hoc per gli omosessuali o per chi ha ''comportamenti sessuali diversi'', cosi' come la teoria del 'gender', ''non portano nella direzione giusta''. Per questo la Chiesa torna a dire il suo no anche ai matrimoni omosessuali. Tuttavia si ribadisce l'impegno contro le discriminazioni e le violenze di cui possono essere vittime gli omosessuali.

 E' quanto ha ribadito l'Osservatore permanente della Santa Sede presso l'Onu di Ginevra, monsignor Silvano Mari Tomasi, che ha tenuto due discorsi alla sessione del Consiglio per i diritti umani in corso nella citta' elvetica: il primo, ieri, sul tema della violenza contro i bambini nel mondo, il secondo, pronunciato stamane, sulla questione delle discriminazioni in base agli orientamenti sessuali e all'identita' di genere. 

 ''Ho voluto ribadire, a nome della Santa Sede - ha detto alla Radio Vaticana monsignor Tomasi - che i nuovi tentativi di creare diritti per minoranze, per piccoli gruppi non portano nella direzione giusta, nel senso che mentre vogliamo rispettare la dignita' e prevenire violenza e discriminazione contro qualsiasi persona, incluse le persone che hanno un comportamento sessuale diverso, si vuole insistere sul fatto che i principi proclamati nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo gia' prevedono e gia' provvedono che non ci sia questa discriminazione, per cui arrivare a proporre eventualmente dei diritti particolari va a indebolire il principio dell'universalita' dei diritti come e' stata finora intesa''. 

 ''Questo - ha aggiunto - e' il punto cruciale, mi sembra, da dover tenere in considerazione. E poi, adesso parliamo di risposta a tendenze che alcuni Stati e alcuni gruppi di pressione stanno promuovendo, cioe' il diritto non solo al rispetto e alla non discriminazione delle persone che hanno comportamenti sessuali diversi, ma addirittura in alcuni Stati e' stato introdotto il matrimonio tra persone dello stesso sesso che comporta una interpretazione nuova di questa istituzione''.

Adnkronos

Quanto costa alla Chiesa Cattolica lo scandalo pedofilia

Usa: lo scandalo pedofilia costa alla Chiesa Cattolica 2,2 miliardi di Dollari

Le cifre fornite da due esperti statunitensi al convegno sulla pedofilia del clero sostenuto dal Vaticano. 'Non è un dramma americano o dei media anti-Chiesa'


Città Del Vaticano - «E' verosimile stimare che l'esborso attuale per la crisi della Chiesa internazionale superi i due miliardi di dollari». E' la stima esposta da due esperti statunitensi Michael J. Bemi e Patricia Neal al convegno sulla pedofilia del clero sostenuto dal Vaticano che si conclude oggi alla Pontificia università Gregoriana. «Impiegando i due milioni di dollari da noi stimati (vale a dire circa 1.450.000,00 euro) o più - hanno detto i due esperti parlando ai rappresentanti di oltre cento episcopati di tutto il mondo - nel tentativo di valutare i costi opportunità dovremmo porci domande del tipo: quanti ospedali, seminari, scuole, chiese, centri di ascolto per donne e bambini maltrattati, mense per poveri, cliniche mediche e dentistiche gratuite, ecc. si sarebbero potuti realizzare con questa quantità di soldi? Quanti programmi di servizio caritativo/sociale e ulteriori opportunità si sarebbero potuti finanziare? Quanti nuovi impiegati, estremamente necessari, si sarebbero potuti assumere? Invece non abbiamo realizzato, non abbiamo finanziato e non abbiamo assunto». Per quanto riguarda gli Usa, «almeno 1,8 miliardi di dollari di transazioni sono stati segnalati negli Stati Uniti». «E' un abominio che la Chiesa, a causa delle azioni di alcuni dei suoi membri più credibili ed ammirati, abbia effettivamente creato migliaia di vittime», hanno detto Bemi e Neal. «Solo negli Stati Uniti, lo studio citato della John Jay Nature and Scope identificava 10.667 accuse di vittime fatte nel periodo 1950-2002, il cui numero è aumentato a 15.235 tenendo conto dei dati fino al 2009. Tenendo conto del fenomeno ben noto ed accettato che molte vittime di aggressioni sessuali non le riferiscono mai, alcuni osservatori hanno stimato che possano esserci almeno 100.000 vittime in totale, solamente negli Stati Uniti». Non è un dramma americano o dei media anti-Chiesa - Due esperti statunitensi, Michael J. Bemi e Patricia Neal, hanno voluto «dissipare ogni equivoco duro a morire associato ad uno o più di alcuni miti nati dalla crisi» della pedofilia, nel loro intervento ad un simposio sugli abusi sessuali del clero sostenuto dal Vaticano che si conclude oggi alla Pontificia università Gregoriana. I «miti» sono: primo, «la crisi è un problema americano»; secondo, «la crisi è stata esagerata da media senza Dio, antagonisti di persone o istituzioni di fede»; terzo, «la crisi è stata istigata da avvocati avidi, il cui unico obiettivo è quello di arricchirsi finanziariamente»; quarto, «l'orientamento omosessuale spinge gli uomini ad essere aggressivi sessualmente». Al proposito gli esperti statunitensi hanno precisato: «L'aggressività sessuale non ha nulla a che fare con l'orientamento sessuale. Il corollario logico all'affermazione che l'orientamento omosessuale spinge gli uomini ad aggredire sessualmente altri maschi, è che l'orientamento eterosessuale spinge gli uomini ad aggredire sessualmente le donne. In realtà né l'orientamento omosessuale né quello eterosessuale è un fattore di rischio, ma lo è un orientamento sessuale disordinato o confuso». «Per onestà - hanno proseguito Bemi e Neal - si dovrebbe notare che qui, effettivamente, ci sono elementi di verità collegati a ciascuna delle precedenti affermazioni, ma nessuna da sola e neanche tutte combinate tra loro, possono mai spiegare e descrivere pienamente la crisi degli abusi. Data la nostra tradizione teologica di comprensione del peccato e della grazia, riconosciamo dunque che la crisi è un fallimento della natura umana e la continua presenza del peccato e della tentazione. Le conseguenze negative della crisi che la Chiesa ha attraversato sono state certamente influenzate dai quattro miti individuati in precedenza, ma non ne sono al cuore».

Fonte: TMNEWS



12 Fabbraio 2012

Vescovo spagnolo chiede scusa ai gay


ANCHE VESCOVI ITALIANI CHIEDANO PERDONO ALLE PERSONE OMOSESSUALI COME HA FATTO IL VESCOVO DI TARRAGONA IN SPAGNA. NECESSARIA UNA ENCICLICA DI SCUSE AD HOC.
Roma, 24 gennaio 2012
Comunicato Stampa dell’Associazione Radicale Certi Diritti:
Quanto dichiarato ieri dal Vescovo di Tarragona - Spagna, Jaume Pujol Balcells, sul fatto che i gay “non hanno un comportamento adeguato per la società” è apparso così grave che in nemmeno 24 ore si è sentito in dovere di rivolgere le sue scuse. Davanti alla stampa ha dichiarato che “se qualcuno si e' sentito offeso, gli chiedo perdono” ed ha chiesto di "non essere capito male" perchè "il mio cuore e' aperto a tutti".
Per cose molto più gravi, espresse da autorevoli rappresentanti della chiesa cattolica in Italia, non ci sono mai state scuse. Questo fa anche la differenza sul concetto di rispetto che vige in Spagna, rispetto all’Italia, nei confronti delle persone Lgb(e).
La comunità Lgbt italiana sta ancora aspettando le scuse, tanto per fare un esempio su uno dei casi più deliranti di ‘autorevoli’ rappresentanti della chiesa cattolica, da parte del vescovo emerito di Grosseto, che in più occasioni ha gravemente offeso le persone omosessuali. Per non parlare di tutte le altre esternazioni fatte nel corso di questi ultimi anni, quasi ogni giorno, da altri emeriti rappresentanti della gerarchia cattolica. Più che la richiesta di perdono sarà necessaria un’Enciclica ad hoc di scuse che prima o poi arriverà, come sempre.  

Storia: Una Chiesa che frena il paese

Storia: una Chiesa che frena il Paese. Più lontana l'Europa dei diritti Tutti i «no» su coppie di fatto, eutanasia e sessualità. In Italia all'opportunismo politico-religioso si sommano le «pecche» dell'establishment




dal Corriere della Sera del 18.01.2912

La sede di Arcigay Pianeta Urano (VR) e Arcilesbica (VR) si trova in Via gela , 9 ( Borgo nuovo ) - è aperta tutti i Martedì e Venerdì dalle ore 21 in poi. Contatti : 346.9790553 dalle 18 alle 22 (per i gay) 349.3134852 (per le lesbiche) info@arcigayverona.org OPP. verona@arcilesbica.itper avere informazioni iscriviti alla NEWS LETTER ed ALLA NOSTRA MAILING LIST